Ore 11:26
“Ci siamo andati in Austria con la panda! Bellini!”
“Bellini nel senso del liquore?”
“Ahaha sì, briai fradici!”
Ore 11.50
“Pronto?”
“Toby! Ti si sta aspettando da e29!”
“No, so’ avanti, è che mi devo ancora vestì!”
“Ma che vol dì che sei avanti allora?!”
“Mi prenderesti le sigarette già che ci sei?”
Ore 12.37
“Ma puzzo? No, puzzo di messo…”
Ore 12.52
“Guarda quel rospo in terra, si sta essiccando e gli escono i vermi dall’occhio…”
“Noi la sera qui facciamo pet watching, è proprio divertente!”
Si riparte dopo sosta al bagno e dopo aver fatto sovreccitare i cani giocando con la pallina.
Ore 13.24
“Oh, ma te non scrivi più niente?”
“In che senso?”
“Ti sei già dimenticato??”
“È che non so cosa scrivere!”
“Devi sentire!”
“E non mi sento più niente!”
Ore 13.28
“Ma te sei di S.?”
“Sì, perché?”
“Il mio vecchio coinquilino è di S, ci sono pure stato l’estate scorsa”
“Chi è?”
“J., lo conosci?”
Seguono grasse risate e la mirabolante parabola sul prete di San Casciano.
Ore 13.43
“Si va a San Marino?”
Ore 13.46 (dopo una breve consultazione davanti alla fabbrica della Buitoni)
“Ok, tanto ci si entra con gli orari, e al massimo fanculo i rimborsi!”
Ore 13.49
“Ah, ma questo orologio è un’ora indietro…”
Ore 13.53
“Beh comunque non si può andare, non ho i documenti! Mi arrestano in zona extracomunitaria.
Si va a Predappio! Gira a sinistra… No, non qui!!!”
Si spegne la macchina in contromano, un losco figuro ci viene incontro e ci evita spostandosi sulla destra senza battere ciglio.
Un po’ dopo.
“Tra 80 metri girare a destra” (dopo Metozzi – Avant garde qualcosa).
Via del Cerbaiolo. “Ma dove cazzo siamo?! Uno scoiattolo! Le vacche fulve! Una croce! Un trekker! Un cane che tenta di assaltare la nostra macchina! Sì, però che paesaggio! Gira a destra, poi vedremo!”
Ore 14.29
Gara di falsetto su “Anima mia”
Ore 14.52
“Oddio! Sant’Agata Feltria! Te la immagini? FELTRIA! No, non ci possiamo fermare a mangiare qui, mi risalirebbe tutto!”
Seguono altri nomi di paesi assurdi, tipo: Maiolo, Colombare, Montemolino Baffoni (!), Madonnuccia, Umbertide, SANTO MARINO, più uno striscione con scritto “La notte del cento catino” e la celeberrima Via Ciceruacchio.
Pausa pranzo.
“Hai presente Piazza del Popolo? Ecco, ti dirò, è lontanina dalla stazione… Comunque noi non ti si passa più a prendere perché abbiamo sbagliato strada e ora siamo fermi a mangiare!”
Ore 16.20
“Sì guarda, siamo al casello di Ri…”
(La signora al bancone del bar s’infervora): “RIMINI NORD!”
Ore 16.47
Uscita “Case bruciate”.
Un minuto dopo due camion dei vigili del fuoco ci vengono incontro.
Ore 17.00
Apologia della Panda.
Ore 17.27
Fine effetto imodium?