- Sono stanco, è chiaro,
- perché c'è un momento in cui bisogna essere stanchi.
- Di cosa sia stanco, non so:
- a niente mi servirebbe saperlo,
- perché la stanchezza resta uguale.
- La ferita duole per come duole
- e non in funzione della causa che l'ha prodotta.
- Sì, sono stanco,
- e un po' sorridente
- che la stanchezza sia solo questo -
- bramosia di sonno nel corpo,
- desiderio di non pensare all'anima,
- e su tutto una trasparenza lucida
- dell'intelletto retrospettivo...
- E la sensualità unica di non aver più speranze?
- Sono intelligente; ecco tutto.
- Ho visto molto e inteso molto di quello che ho visto,
- e c'è un certo piacere anche nella stanchezza che questo ci dà,
- che in fondo la testa serve sempre a qualche cosa...
- Álvaro de Campos (1890 - 1935)
- testo originale qui
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Tamara de Lempicka, La dormiente |
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