Così poco per dire che le cazzate non sono certo quelle che seguono; e lo dico prima, perchè alla fine uno non resti con l'amaro in bocca. A me non sembra una presa in giro, e mi sembra chiaro. Prévert non c'entra niente, ne riparleremo poi.
La niña llama a su padre:
"Tatá, dadá".
La niña llama a su madre:
"Tatá, dadá".
Al ver las sopas,
la niña dijo:
"Tatá, dadá".
Igual al ir en tren,
cuando vio la verde montaña
y el fino mar.
"Todo lo confunde", dijo
su madre. Y era verdad.
Porque cuando yo la oía
decir: "Tatá, dadá",
veía la bola del mundo
rodar, rodar,
el mundo todo una bola,
y en ella papá, mamá,
el mar, las montañas, todo
hecho una bola confusa;
el mundo: "Tatá, dadá".
(Pedro Salinas, Presagios, 1923)
(Pedro Salinas, Presagios, 1923)
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Jacques Prévert, Souvenir de Paris V |
[La bimba chiama il padre:
"Tatà, dadà".
La bimba chiama la madre:
"Tatà, dadà".
Vedendo la pappa,
la bimba disse:
"Tatà, dadà".
E pure andando in treno,
quando vide la montagna verde
e il raffinato mare.
"Imbroglia tutto", disse
sua madre. Ed era vero.
Perchè quando la sentivo
dire: "Tatà, dadà"
vedevo la palla del mondo
ruotare e ruotare,
il mondo tutto una palla,
e dentro mamma, papà,
il mare, le montagne, tutto
ridotto ad una palla confusa;
il mondo: "Tatà, dadà".]
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