domenica 22 novembre 2009

Il Vulps è morto. Viva il vulps

Metà novembre: tutti i suoi ammiratori piangono Ciro, il volpino nano cresciuto nella capitale italiana presso una casa di studenti, non settimana corta.
Il povero cane, ignaro della vulpsaggine che lo contraddistingueva e perciò ancora più apprezzato dai suoi estimatori è venuto a mancare in circostanze ancora da accertare. Non esclusa la pista di un'azione vendicativa da parte della sezione militare antivulps stanziata dal ministero della difesa.
"Ha sofferto come un cane", ha dichiarato R.R.*, che meglio di tutti conosceva Ciro e che per molto tempo gli è rimasto vicino, accarezzando il suo fitto pelame fulvo. Sostiene che un semplice problema digestivo lo abbia strappato da questo mondo, ma chi ci assicura che non sia una copertura?
Intanto in molti condividono lo stesso sgomento di N.C., che è rimasta "Senza parole" e lo stesso scetticismo di chi non è pronto ad accettarne la scomparsa: " Intanto cosa ne sappiamo? Forse la notizia è falsa. Ho visto croci e altarini nella casa di residenza. Regalava gioia a tutti, cosa ne sarà di noi?".
Non tutti hanno avuto la fortuna di incontrarlo lungo il proprio cammino. A.C. dice "Avrei voluto conoscerlo", e come darle torto.
La sua codina a stantuffo non elargirà più allegria. Al richiamo del suo nome più nessuno si girerà. Il suo naso non annuserà più gli angoli del mondo. I proprietari non lo laveranno più sotto la doccia: questi ragazzi, ormai distrutti, che a vederli niente desterebbe il sospetto del possesso di un cane volpino viziato.
S.B. esprime il disappunto di averlo solo visto in foto: "Avrei voluto conoscerlo di persona prima di dargli questo estremo saluto".
Come dimenticare in data 17 novembre 2009 alle ore 20.00 la comparsa della tua reincarnazione presso il Café Restaurant Le Monceau di Strasburgo. È stato per noi tutti come vederti per l'ultima volta, anche se il signore con gli occhiali da sole ci aveva detto che ti chiamassi Simba. Sì, un leone (simba vuol dire "leone" in swahili), un leone in un corpo di volpe, un esempio di coraggio e furbizia.
Ciro, ci mancherai. Tu sei stato per noi emblema del vulps, ed era giusto ricordarti, anche per esorcizzare perdite più grandi che non hanno bisogno di uno stupido spazio su un blog.


* Per ragioni di privacy i nomi e i cognomi di chi ha rilasciato interviste verranno indicati con le sole iniziali


Ciao Ciro