- Mi sarebbe piaciuto capire prima che avresti voluto incontrarmi più tardi
E io non piango più
E trovo la forza per ridere
Ho un'ingenuità pura
Uno spirito di sacrificio
Una vita solitaria
Le parole, certe volte
mi fanno schifo.
Ci sembra opportuno iniziare dalla scomposizione voire vivisezione del termine: H / dé / mia: Acca - da non capire un'acca -, dé (intercalare livornese), mia, la vita e le scelte. Fuori di qui gli ampollosi, i capelli brizzolati, la sciarpina di cachemere (che tanto ricorda il cauchemar) adagiata sul collo preferibilmente color panna (la sciarpina, non il collo) la montatura tonda degli occhiali.
Detto questo è giunta l'ora di annunciare agli accademici che:
"Buon giorno, gioiosi amici!", esclamò Tom, spalancando la finestra a oriente. L'aria che inondò la stanza era fresca e odorava di pioggia. "Credo proprio che il sole non si farà vivo, oggi. Ho passeggiato a lungo, saltellando sin dall'alba grigia sulle sommità delle colline, annusando l'aria e il vento, e l'erba era umida sotto i miei piedi, umido il cielo sulla mia testa. Ho svegliato Baccador cantando sotto la sua finestra, ma non c'è niente che riesca a destare gli Hobbit la mattina presto. Di notte sussultano nel buio e si addormentano quando ormai è arrivata la luce! Suona un ding dillo! Svegliatevi ora, miei allegri amici! Dimenticate i rumori notturni! Suona un ding dillo del! Dillo del, miei cari! Se vi affrettate troverete la colazione che vi attende sulla tavola. Ma se arrivate tardi, avrete solo erba e pioggia!"
J.R.R. Tolkien
"Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!"