lunedì 25 maggio 2009

Anticonformismo e Digestione




            :-  Ignoro l'ordine delle cose e penso che se ci fosse davvero un ordine sicuramente riuscirei a trovarlo!
Forse però il mio problema non è il mio senso di inadeguatezza rispetto al suddetto ordine, ma solamente un desiderio di astrattismo e anticonformismo che ai miei occhi, e agli occhi del mondo, ordinato o no che sia, rende la mia figura interessante proprio per il mio peculiare modo di esistere e di relazionarmi con tutta quella serie di banalità e semplificazioni che mi circondano e che spesso io riduco ad un'unica grande categoria che spesso chiamo umanità o, confondendomi, società. 
Certe volte ho l'impressione di non essere convincente, poi però se mi guardo da fuori e mi confronto mi convinco che comunque lo sono anche per il semplice fatto di aver scelto un paio di pantaloni di un certo colore rispetto ad un altro... è però possibile, chiedo io, essere convincenti credibili e capibili allo stesso tempo? Credo proprio di no! La cosa migliore da fare, forse, è non cercare di includere i miei traumi personali e non ancora superati, nel senso di non digeriti, non di dimenticati, per riuscire, forse a capire se questa condizione di estraneità nasce da una incapacità di "mangiare, metabolizzare e cagare", a favore di un "mangiare e vomitare". Mangiando e vomitando si è alternativi in tutti i sensi, forse, e per poco tempo, che non è il tempo della vita, ma quello della credibilità e dell' insoddisfazione. "




(M.M)

1 commento:

NêZ ha detto...

D'accordo. La questione della digestione ci ossessiona da tempi immemorabili, mi vengono in mente quei piedoni gialli e l'antropo' fagia innanzitutto e quell'aula troppo grande per noi quattro gatti. Bisogna sempre capire se vogliamo mangiare quello che ci circonda, prima ancora di digerirlo, o anche se qualcuno ci stia imboccando. Quello che posso dire è che ieri mi è venuta una congestione, il che è tutto dire.

P.s.: sono d'accordo sui pantaloni, pure.