giovedì 7 aprile 2011

Ho preparato per me una moltitudine di ricordi

(Memorie di Lisbona)

Ho preparato per me una moltitudine di ricordi
ho salvato tutto per l'ora dell'addio
che verrà, prima o poi,
La pazienza
Il respiro forte nella notte, senza dar fastidio
E ti ascoltavo riposare e non mi stancavo mai
perché se ti rilassi ora non ho bisogno di altro
Ma finchè sei vigile non possono non preoccuparmi
organizzare una vita che ti scivoli addosso
la coerenza
il rigore e il rispetto
il tuo dormire placido
e poi accarezzarti la schiena
e ancora uno di quei massaggi
e le parole e l’allegria, solo quando il tuo umore era buono
il sacrificio che non mi pesa
i tuoi sfoghi di rabbia che ho calmato
con la mia presenza discreta
la tua fame il tuo sonno i tuoi bisogni

E i portoghesi e le loro folli regole

...Fammi il caffè

Una spremuta d'arancio (acidità di stomaco)

Come mi hai fatto una carezza sulla testa
Ero ancora io soltanto quando con la violenza
mi hai preso ogni dolcezza

la tenerezza
che hai al risveglio, il mattino,
e la bellezza della sera quando ti accomodavi
e uscivamo a vivere come sappiamo fare
La notte e i suoi sogni la mia bocca aperta

(Ti sono cresciute le orecchie, stanotte?)

Occhiali spessi, allora, i miei occhi hanno visto
piangere i tuoi dopo anni,
cosa avevi quella notte a Madrid,
perché hai cercato il mio abbraccio,
ma cosa importa
quello che importa è che non ho saputo
consolarti.

Aspettami, arrivo,
sono in ritardo,
ti ho lasciato in cucina un bacio forte
una carezza in più.

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