venerdì 26 febbraio 2010

Sbuca il can dalla fratta



G. FATTORI, Vialetto in giardino con cane.




Giovanni Pascoli

Il Cane (Myricae XIII)


Noi mentre il mondo va per la sua strada,

noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l’affanno,

e perché vada, e perché lento vada.


Tal, quando passa il grave carro avanti

del casolare, che il rozzon normanno

stampa il suolo con zoccoli sonanti,


sbuca il can dalla fratta, come il vento;

lo precorre, rincorre; uggiola, abbaia.

Il carro è dilungato lento lento.

Il cane torna sternutando all’aia.


5 commenti:

NêZ ha detto...

Ma che fai la criptica?

M. M. ha detto...

sbuca il can dalla fratta!

NêZ ha detto...

Sternutando.

M. M. ha detto...

la felicità del cane sta in uno sternuto!

NêZ ha detto...

Un giorno noi due si ballerà il can-can, coi mutandoni e tutto. Etcì!