Als das Kind Kind war, wußt es nicht, daß es Kind warIl bambino quando era bambino, non sapeva di essere bambino
Peter Handke, Lied vom Kindsein
Il ritorno all'infanzia: molto improbabile. Non voglio dire impossibile, nel mondo c'è anche chi vince la lotteria, e noi manco a Win for Life!. Certo è molto difficile, un obiettivo utopico, ma comunque possibile.
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| Picasso da bambino |
Disse il Picasso che gli ci volle un'intera vita per imparare a disegnare come un bambino (pur restando questi comunque i disegni di un adulto). Quindi non si svegliò una mattina alto un metro e venti e con le manine rimpicciolite, ma dovette lavorare per cambiare il proprio approccio al disegno. Una vita per smantellare gli strati di tutte le nozioni che aveva appreso, per tornare al punto in cui non ne sapeva niente. Questa condizione è falsa: è solo un'altra nozione che si aggiunge a quelle già possedute. È una tecnica, una volontà propria all'adulto. È un'involuzione illusoria, solo un'altra evoluzione in termini differenti alle logiche comuni.
Cosa intendiamo per bambino? Un bambino deve scoprire il mondo, si stupisce di ciò che annoja gli adulti, vede per la prima volta ciò che i grandi non vedono più e ha abilità diverse rispetto ai simili più datati. Perché deve imparare. Deve affinare le capacità, si deve abituare a ciò che lo circonda, scoprire man mano che cresce cose sempre più raffinate di cui stupirsi, per avere la costante illusione che il mondo è vario, è ampio, e che vi si può avere una funzione. Ma questa, in fondo, è la condizione umana, non quella dell'infanzia. L'infanzia è solo una tappa, uno pseudo-puntodipartenza. Non per l'evoluzione, semmai per il cambiamento. "Evoluzione" è un termine assai sindacabile, "cambiamento" è oggettivo. A ≠ B, ma nessuno può realmente affermare che B sia migliore di A.
Cosa intendiamo per bambino? Un bambino deve scoprire il mondo, si stupisce di ciò che annoja gli adulti, vede per la prima volta ciò che i grandi non vedono più e ha abilità diverse rispetto ai simili più datati. Perché deve imparare. Deve affinare le capacità, si deve abituare a ciò che lo circonda, scoprire man mano che cresce cose sempre più raffinate di cui stupirsi, per avere la costante illusione che il mondo è vario, è ampio, e che vi si può avere una funzione. Ma questa, in fondo, è la condizione umana, non quella dell'infanzia. L'infanzia è solo una tappa, uno pseudo-puntodipartenza. Non per l'evoluzione, semmai per il cambiamento. "Evoluzione" è un termine assai sindacabile, "cambiamento" è oggettivo. A ≠ B, ma nessuno può realmente affermare che B sia migliore di A.
L'impresa di Picasso non ha alcun senso, se ci soffermiamo a penZarlo. Non è ridiventato il Pablito che probabilmente faceva i capricci, ma ha usato uno strumento che ha imparato nella vita: la consapevolezza. Il bambino è bambino solo quando non sa di esserlo.
Forse con un'amnesia è possibile tornare bambini, e se mi capita non sarò comunque in grado di ricollegarlo a questo discorso.
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