domenica 11 aprile 2010

La solita pasta

Passa il tempo sul divano,
dopo il pranzo luculliano;
festa o no, poco importa,
oggi e sempre c’è la torta.



S’è mangiato anche i piselli,
cara mia, se non eran belli!
Con le dita ho trufolato,
una mano mi sono untato

ma quel pollo aveva un sapore,
pari forse al suo odore;
il mio naso mi ha guidato
e il corpo ho ripienato.

C’era la pasta, sì, va bene,
ma era la solita di sempre.
Ora sto qui sul divano,
aspetto le sei, e non invano.

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